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Introduzione

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Una introduzione storica alle neuroscienze di Alberto Oliverio

Storia delle Neuroscienze dal sito dell'International Brain Research Organization

Storia delle neuroscienze: le origini

neuroscienze.net

Viaggio nelle neuroscienze. dal sito dell'enciclopedia Treccani

Le neuroscienze sono un insieme di strategie teoriche e sperimentali intese a descrivere l'organizzazione funzionale del cervello.

Il termine neuroscienze è stato utilizzato per la prima volta dal neurofisiologo statunitense
Francis O. Schmitt nel gennaio 1962. In quel periodo Schmitt raccolse alcuni eminenti studiosi del cervello presentando loro un progetto dal titolo Neurosciences Research Program (NRP), che aveva lo scopo di coordinare le ricerche di base sul sistema nervoso, a livello fisiologico, biochimico, genetico-molecolare, farmacologico, anatomo-istologico e patologico, per dar luogo a una nuova disciplina, «la neuroscienza», da affermare con obiettivi e strategie didattico-formative del tutto proprie, nel contesto dell'accademia americana. Negli anni seguenti gli sviluppi di quell'iniziativa sarebbero stati sensazionali, sia sul piano istituzionale sia su quello culturale.

L’idea di promuovere un salto operativo nello studio della biologia del cervello avveniva nella seconda metà dell’Ottocento alla fine di un secolo di ricerche teoriche e sperimentali che avevano disvelato diversi aspetti dell'anatomia, della fisiologia, della biochimica, dell'embriologia e della patologia del sistema nervoso, e dopo molti secoli di avvicinamento a un'impostazione scientifica delle indagini sul cervello. L’avvio di questo processo si può far coincidere con il confronto tra Charles Bell (1774-1842) e François Magendie (1783-1855), che rivendicarono entrambi il primato della scoperta sulla funzione dei nervi ventrali e dorsali del midollo spinale, il primo affermando il primato dell'anatomia e del metodo induttivo e il secondo della fisiologia e del metodo sperimentale.

L'applicazione sistematica del metodo sperimentale, lo sviluppo di tecniche di indagine sempre più sofisticate, riguardanti i diversi livelli di organizzazione del sistema nervoso, da quello cellulare e sub-cellulare, agli assemblamenti dinamici che costituiscono le strutture funzionali del cervello, insieme alla maturazione di strategie teoriche euristicamente valide, portava all'acquisizione di una messe straordinaria di informazioni su una molteplicità di aspetti della biologia del cervello. In questa seconda fase di sviluppo delle delle ricerche neurobiologia si assiste all'espansione della neuroanatomia, e della neuroistologia a livello molecolare, all'acquisizione di una prevalenza scientifica da parte della neurofisiologia, all'emergere della neurochimica, che a partire dal secondo dopoguerra comincerà a integrarsi alla neurofisiologia, modificandone anche alcuni connotati metodologici, e, infine, alla maturazione scientifica della neuroembriologia e della neuropsicologia. Le ricerca sperimentale veniva nel frattempo attraversata da istanze teoriche, sia interne sia sollecitate dallo sviluppo scientifico delle altre scienze biomediche, volte a riconoscere il principio funzionale che consente al cervello di produrre tutte le straordinarie prestazioni comportamentali di cui è capace un animale superiore. 

In questa fase sono dunque le funzioni integrative a venir sottoposte a indagine scientifica e, poiché tali funzioni riguardano anche le prestazioni cognitive di livello superiore, l'interesse culturale verso le acquisizioni della ricerca neuroscientifica è cresciuto progressivamente.

Lo sviluppo delle conoscenze sul cervello non è stato un processo uniforme, ma ha seguito strategie diverse, in relazione a diversi aspetti dell'organizzazione funzionale del sistema nervoso e in rapporto agli strumenti tecnici e concettuali di cui disponevano i neurobiologi. In tal senso, non si prenderà in considerazione lo sviluppo complessivo delle conoscenze neurobiologiche in Italia e a livello internazionale, ma si privilegieranno i grandi filoni tematici, insistendo soprattutto sui momenti di svolta della riflessione teorica e dell'indagine sperimentale, e sulle biografie intellettuali di alcune figure di ricercatori che hanno marcato questi momenti.
L’esame dell’opera dei ricercatori e delle scuole italiane nei vari programmi di ricerca neuroscientifici presi in considerazione verrà contestualizzata entro il panorama internazionale e dal punto di vista storico.
Ogni scheda presenterà una parte didattica, volta ad illustrare i concetti neuroscientifici esposti e una sezione di link consigliati per approfondimenti.

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Schmitt

 

 

 

 

Bell

 

 

Magendie

 

 

 

 

 

neurone

 

 

 

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