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Antonino Clementi (1888-1968)

 

Catanese di nascita, studiò medicina all'Università di Roma con Luigi Luciani e Silvestro Baglioni, laureandosi nel 1912 con una tesi di laurea sui riflessi spinali degli uccelli. Appena laureato si recò in Germania, all'Istituto di fisiologia di Heidelberg diretto da Albrecht Kossel. Durante questo soggiorno, durato fino allo scoppio del primo conflitto mondiale, i suoi interessi si diressero sul funzionamento del metabolismo azotato e in particolare sull'arginasi, un enzima che Kossel e Henry Drysdale Dakin avevano scoperto nel 1904. Dopo la guerra, nel 1919 tornò all'Istituto di Fisiologia di Roma, dove rimase fino all'incarico di fisiologia a Cagliari, avuto nel 1925. Quattro anni dopo tornò nella città natale, come direttore dell'Istituto di Fisiologia (carica che mantenne fino al 1958). Qui le sue ricerche si indirizzarono soprattutto sull'epilessia sperimentale, un filone di ricerca già ampiamente esplorato dai colleghi romani Baglioni e Giuseppe Amantea che si basava sull'induzione degli accessi epilettici in condizioni controllate. I lavori di Clementi si focalizzarono, a cavallo degli anni Venti e Trenta, sulla stimolazione sensoriale capace di scatenare l'attacco epilettico, in particolare per mezzo degli impulsi luminosi: gli stimoli provenienti dall'area corticale sensoriale creano una reazione epilettica nei neuroni della corteccia motrice. Di particolare importanza era l'assenza di qualsiasi stimolazione chimica, di cui faceva uso invece Amantea. Ciò ha consentito anche un più ampio uso clinico delle scoperte di Clementi: l'epilessia indotta da stimoli luminosi si è infatti rivelata molto utile come strumento diagnostico, poiché è facilmente riproducibile nell'individuo epilettico. I lavori sull'epilessia valsero a Clementi l'elezione a socio dell'Accademia dei Lincei (corrispondente nel 1951, nazionale nel 1967).

 

Lavori principali:

"Analisi sperimentale di alcuni riflessi del midollo lombare del colombo", Archivio di Fisiologia, VIII (1910), pp.513-22

"Stricninizzazione della sfera corticale visiva ed epilessia sperimentale da stimoli luminosi." Archivio di Fisiologia, XXVII (1929), pp.356-87.

 

Fonti Secondarie:

G.Moruzzi "Antonino Clementi. Discorso commemorativo pronunciato nella seduta ordinaria del 12 febbraio 1972", Celebrazioni Lincee, LIX (1972), pp.1-19.