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Ricerca di base sul sistema nervoso,
farmacologia e psichiatria |
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biografia di Bovet dal sito della fondazione Nobel
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Biografia scientifica
Daniel Bovet
nasce a Neuchâtel, in Svizzera il 23 marzo 1907. Figlio di Pierre Bovet,
docente di pedagogia all'Università di Ginevra, che era stato il più
giovane professore di filosofia della Svizzera e di Amy Babut. Nel 1935, con la pubblicazione di un articolo di Gerhard Domagk sulla chemioterapia delle infezioni batterica con il Prontosil rosso, un colorante industriale, si apriva l'era dei sulfamidici. Fourneau e Bovet iniziavano immediatamente ad indagarne le potenzialità in clinica e i meccanismi d'azione. Nel programma di ricerca sui sulfamidici veniva coinvolto Federico Nitti, un batteriologo napoletano costretto a seguire il padre nell'esilio politico impostogli dal fascismo. Lo stesso anno, Bovet e Nitti dimostravano che l'azione antibatterica del preparato descritto da Domagk era opera della sola frazione sulfamidica della molecola di Prontosil. Immediatamente dopo questa scoperta straordinaria Bovet inizia a fare ricerche sugli antistaminici. Nel 1937 Bovet sintetizza il primo antistaminico, la timoxidietilamina, una sostanza che si dimostra efficace nel trattamento delle fasi acute dei processi allergici, in particolare nella prevenzione dello shock anafilattico negli animali. Questo primo antistaminico si dimostra in verità pericolosamente tossico per l'uso in clinica, ma sostanzialmente tutti gli antistaminici oggi usati derivano dalla timoxidietilamina messa a punto da Bovet. Nel 1957 questi studi e i successivi approfondimenti gli valevano il premio Nobel per la medicina e la fioslogia. Nel 1947, Bovet viene chiamato a Roma da Domenico Marotta, allora direttore dell'Istituto Superiore di Sanità, alla direzione del laboratorio di chimica farmaceutica. Qui Bovet prosegue le ricerche sugli antagonisti dell'istamina ed inizia a studiare sostanze di sintesi simili al curaro, antagonisti di un altro neurotrasmettitore, l'acetilcolina. L'interesse degli studi sui curari stava nel fatto che questi alcaloidi di sintesi, come il curaro usato sulle frecce dagli indios dell'Amazzonia, hanno la capacità di bloccare la trasmissione a livello delle sinapsi neuromuscolari mediate dall'acetilcolina e quindi possono trovare impiego in chirurgia, laddove c'è bisogno di indurre il completo rilassamento muscolare ovvero in anestesia generale. Grazie a questi studi Bovet arriva alla messa a punto della succinilcolina, il primo curaro a breve durata d'azione di cui Pietro Valdoni col suo gruppo al Policlinico di Roma dimostrerà l'efficacia nell'anestesia generale in chirurgia. Nel 1948 Bovet prende la cittadinanza italiana e sposa Filomena Nitti, sorella di Federico il batteriologo con cui Bovet aveva scoperto l'azione antimicrobica della frazione sulfamidica. Bovet passava quindi ad interessarsi di psicofarmacologia, in particolare della neurofarmacologia dell'apprendimento e della memoria. Quindi verso la metà degli anni '60, cattedratico di farmacologia a Sassari iniziava le indagini di genetica del comportamento, dimostrando il valore dell'utilizzo dei ceppi di animali non incrociati. Nel 1969 fonda il laboratorio di Psicobiologia e Psicofarmacologia del CNR a Roma, in cui sarà direttore sino al 1976. Nel 1971 prende la cattedra di Psicobiologia a Roma da dove si ritira per raggiunti limiti d'età nel 1982.
Bovet D (1988) Une chimie qui
guérit. Histoire de la pharmacie et de la découvert des sulfamides. Paris,
France: Payot; trad. italiana Vittoria sui microbi. Storia di una
scoperta. Bollati Boringhieri, Torino, 1991.
Bovet D and Nitti F (1948) Structure chimique et activité pharmacodynamique des médicaments du système nerveux végétatif (The chemical structure and pharmacodynamic activity of drugs of the vegetative nervous system).
Basel: Karger.
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Bovet
Fourneau
Neosalvarsan
Prontosil
struttura chimica dell'istamina
struttura chimica della succinilcolina |