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Giuseppe Amantea (1885-1966)

 

Nato in provincia di Cosenza, studiò a Roma nel laboratorio di fisiologia di Luigi Luciani, influenzato dai lavori di neurologia di Silvestro Baglioni. Fu in questo campo che profuse le maggiori energie scientifiche, dedicandosi per oltre tre decenni allo studio sperimentale delle patologie nervose. 
Nel solco tracciato da Baglioni, Amantea sviluppò – insieme ad Antonino Clementi – un filone di ricerca sull’epilessia sperimentale, conseguendo risultati originali. In particolare, dimostrò la possibilità di indurre attacchi epilettici per mezzo della stimolazione chimica della corteccia cerebrale unita ad una stimolazione sensoriale specifica. L’epilessia sperimentale di origine chimica è ancora oggi ricordata come “epilessia di Amantea”, e gli diede fama internazionale. Parallelamente, il collega Clementi lavorava sull’epilessia ottenuta senza stimolazione chimica.
Autore molto prolifico, con oltre 2000 pubblicazioni, si interessò però anche di fisiologia della nutrizione e della riproduzione. Nel campo nutrizionale, si occupò delle proprietà delle vitamine e dei meccanismi neurologici che inducono comportamenti alimentari specifici come risposta a determinati stimoli. 
Nell’ambito degli studi sulla riproduzione e la fecondazione artificiale per gli animali, nel 1914 inventò e sperimentò la prima vagina artificiale, lavorando con cani, galli e piccioni.
È stato per molti anni direttore dell’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università di Roma, e per i suoi meriti scientifici venne eletto socio di molte accademie scientifiche nazionali (tra cui l’Accademia nazionale dei Lincei e l’Accademia dei XL) e internazionali.

Fonti primarie
(con S.Baglioni), Il metodo della locale stimolazione chimica nello studio dei centri corticali. Roma, Nava, 1914.

Fonti Secondarie
Zagami, V. (1968), Giuseppe Amantea. Archivio Scienze Biologiche, 52, 167-82.
Martino, G., 1967. Giuseppe Amantea (1885-1966). Archivio Italiano di Biologia, 105(4), 597-604.