La malaria

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COS’È LA MALARIA

La malaria è una malattia infettiva dovuta alla presenza nell’organismo di parassiti appartenenti ad alcune specie di Protozoi del genere Plasmodium. Sono circa 150 le specie di plasmodi esistenti, che parassitano diversi animali. Di queste, quattro sono in grado di infettare la nostra specie, dando origine a diversi tipi di malaria. Le quattro specie sono: P. falciparum, P. vivax, P. malariae, P. ovale. In Italia erano diffusi soprattutto P.falciparum, che causava la cosiddetta terzana maligna, e le due specie responsabili delle terzane benigne, P. ovale e P. vivax. Meno diffusa in Italia era la quarta specie, la cui infezione causa la febbre quartana e può dare recidive anche a decenni di distanza.
Il quadro clinico è caratterizzato dalle tipiche febbri intermittenti (anche se nel caso di infezione da P.falciparum questo non è sempre vero), precedute da una fase di alcuni giorni di malessere generale (con cefalee, dolori ossei). Solo l’infezione da P.falciparum può evolvere verso la cosiddetta malaria grave, dove alla febbre sono associati diversi segni, tra cui coma, convulsioni, anemia grave, emorragie, insufficienza renale.


La distribuzione degli anofeli in Italia

globuli rossi infetti

globuli rossi infettati da Plasmodium falciparum

L’evoluzione dell’infezione verso la malaria grave è piuttosto rara (circa il 2% delle infezioni da P.falciparum), e nelle zone a forte endemia malarica è letale quasi esclusivamente per i bambini sotto i 5 anni e per le donne incinte. Anche per gli adulti non esposti normalmente alla malattia (come quelli residenti in Paesi europei), che quindi non hanno sviluppato forme di immunità, vi è la possibilità che l’infezione evolva verso la forma grave.

L’infezione è trasmessa all’uomo da alcune specie di zanzare appartenenti al genere Anopheles. Nel mondo esistono circa 60 specie vettori, di cui la più diffusa ed efficiente nella trasmissione è l’Anopheles gambiae, presente in Africa subsahariana. In Italia i vettori malarici erano soprattutto le specie Anopheles labranchiae e A. sacharovi (appartenenti al complesso maculipennis, presenti nelle aree costiere), e nelle zone interne erano A. atroparvus e A. superpictus.