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Angelo Ruffini (1864-1929)

 

Nato in un piccolo paese delle Marche, si iscrisse ventenne all’Università di Bologna, presso la facoltà medico-chirurgica, dove studiò con gli anatomisti Giuseppe Vincenzo Ciaccio e Giuseppe Bellonci.
Appena laureato, nel 1890 Augusto Murri lo fece chiamare al Laboratorio di istologia normale e patologica della Clinica Medica dell’ateneo bolognese. Nel 1894 ottenne la libera docenza in istologia normale. Questa prima parte della sua carriera scientifica fu soprattutto dedicata all’anatomia macroscopica, con importanti ricerche riguardanti l’orecchio interno dei mammiferi. I risultati più originali li ebbe però in ambito neurologico. Nel 1891 mostrò l’esistenza di tre nuove forme di espansione nervose: i fiocchetti papillari, le anse delle papille vascolari e la rete amielinica subpapillare. L’anno successivo compì importanti studi sulle terminazioni neuromuscolari.
A causa di problemi economici, andò via da Bologna e scelse di esercitare la professione di medico condotto in provincia di Arezzo, ma anche in questo periodo non mancò di dedicarsi alla ricerca, in un piccolo laboratorio da lui creato nell’ospedale aretino. Chiesto ed ottenuto nel 1897 il trasferimento all’università di Siena dove riuscì, nonostante le difficoltà a mettere a frutto le sue capacità di anatomista, ottenendo finalmente l’incarico per la cattedra di embriologia nel 1903. In questo periodo si interessò soprattutto di embriologia. Mise a punto metodi originali di sezione e osservazione delle uova e studiò approfonditamente i processi ontogenetici, in particolare nella rana. Il suo orientamento metodologico fu strettamente fisiologico-funzionale, sempre tenendo insieme l’aspetto morfologico con l’istologia per poter rispondere alle domande della fisiologia.

Fonti Primarie
Fisiogenia. La biodinamica dello sviluppo ed i fondamentali problemi morfologici dell’embriologia generale, Vallardi, Milano, 1925.
Processi di tecnica embriologica ed istologica, Bologna, Cappelli, 1927