Indice > Vittorio Erspamer > Biografia scientifica

Le interazioni tra i neuroni e la biochimica del cervello
Vittorio Erspamer: dall’enteramina alla serotonina, ai neuropeptidi

Link

 

 

Biografia di Erspamer dal sito della Società Italiana di Farmacologia

 

 

Vittorio Erspamer and Biagio Asero 
ISOLATION OF ENTERAMINE FROM EXTRACTS OF POSTERIOR SALIVARY GLANDS OF OCTOPUS VULGARIS AND OF DISCOGLOSSUS PICTUS SKIN 
J. Biol. Chem. 1953 200: 311-318

 

 

Intervista a Erspamer sulla cura Di Bella

 

 

Biografia scientifica

Erspamer si laureava in medicina a Pavia nel 1935, sotto la guida di Maffo Vialli, allora direttore dell’Istituto di Anatomia comparata e fisiologia, con una tesi dal titolo «Il sistema delle cellule enterocromaffini nei vertebrati». La tesi compendiava le ricerche che avevano portato Erspamer e il suo maestro per primi alla scoperta delle cellule enterocromaffini nei Vertebrati (M. Vialli e V. Erspamer, «Caratteristiche istochimiche delle cellule enterocromaffini», Bollettino della Società di Biologia Sperimentale, 1933, 8, pp. 885-7).

Nel 1936 Erspamer diventava aiuto all’Istituto di Anatomia e Fisiologia comparata. Nel 1938 studiava a Berlino e a Bonn con Hübner e Schulemann e alla fine dello stesso anno veniva nominato aiuto all’Istituto di Farmacologia dell’Università di Roma. Nel 1947 veniva chiamato alla cattedra di farmacologia di Bari, dal 1955 al 1967 a Parma, anno in cui, infine, assumeva la direzione dell’Istituto di Farmacologia della facoltà di Medicina dell’Università di Roma, dove doveva terminare la sua lunga carriera di studioso.Con una serie di originali ed innovativi lavori sperimentali condotti per circa un cinquantennio, Erspamer ha probabilmente dato il contributo più rilevante a livello mondiale in direzione dell’apertura e dello sviluppo del programma di ricerca sui bioregolatori non assimilabili agli ormoni classici, in particolare sui peptidi. Uno dei settori di indagine più promettenti della biomedicina contemporanea.

Nel 1945, Erspamer, diventato nel frattempo aiuto all’Istituto di Farmacologia dell’Università di Roma, effettuava una serie di ricerche sull’azione di alcune sostanze biologiche con una borsa di studio del CNR presso il centro di studio per la Biologia appena costituito nella Stazione Zoologica di Napoli. Le indagini riguardavano la presenza di sostanze enteraminosimili nelle ghiandole ipobranchiali di alcuni Muricidi e nel sistema gastroenterico delle Ascidie (V. Erspamer «Sulle reazioni colorate degli estratti di ghiandola ipobranchiale di Murex Trunculus, Murex Brandaris Murex Erinacaeus» Ricerca Scientifica e Ricostruzione, 1946, 16, 7, pp. 938-40; Vittorio Erspamer «Presenza di una sostanza enteraminosimile negli estratti di ghiandola ipobranchiale di Murex Trunculus, Murex Brandaris Murex Erinacaeus» Ricerca Scientifica e Ricostruzione, 1946, 16, 9, pp. 1260-1; Vittorio Erspamer, «Presenza di enteramina o di una sostanza enteraminosimile negli estratti gastroenterici delle Ascidie», Experientia, 1946, 2, 9). Esse servivano a saggiare farmacologicamente la natura di tali sostanze che in sede chimica erano state identificate con l’enteramina, una sostanza ormonale scoperta da qualche anno anche grazie agli studi condotti nei primi anni Trenta da Erspamer stesso e Maffo Vialli sulle cellule enterocromaffini. Scriveva Erspamer: «le ricerche farmacologiche hanno permesso di confermare nel modo più completo i risultati delle prove chimiche. Si è infatti potuto assodare che gli estratti in parola contengono una sostanza attivissima sull'intestino tenue atropinizzato di ratto e sull'utero in estro, pure atropinizzato, di ratto e topo […] Sembra probabile che la sostanza enteraminosimile dell'organo ipobranchiale dei Muricidi possa identificarsi con l'enteramina della mucosa gastroenterica e della milza dei mammiferi» (V. Erspamer «Presenza di una sostanza enteraminosimile negli estratti di ghiandola ipobranchiale di Murex Trunculus, Murex Brandaris Murex Erinacaeus» Ricerca Scientifica e Ricostruzione, 1946, 16, 9, pp. 1260-1).

Questi studi costituivano una delle tappe conclusive di avvicinamento alla dimostrazione farmacologica di Erspamer stesso che l’enteramina e la serotonina, un neurotrasmettitore allo studio in quegli anni, sono un’unica e identica sostanza. L’ipotesi di Erspamer veniva fortemente corroborata nel 1948, quando Irwin Page, in maniera indipendente, giungeva all’isolamento della serotonina e ne saggiava le principali proprietà farmacologiche.Nella seconda metà degli anni Quaranta, anche grazie ai contributi del CNR e al laboratorio della Stazione Zoologica di Napoli, Erspamer, passato alla cattedra di farmacologia dell’Università di Bari, e i suoi collaboratori rappresentavano a livello mondiale il gruppo di ricerca più accreditato negli studi sull’istochimica e sulla localizzazione delle cellule enterocromaffini, nonché sulla distribuzione, farmacologia e metabolismo dell’enteramina. Nel 1951, con Biagio Asero, un ricercatore della Farmitalia, egli dimostrava finalmente che l’ormone specifico del sistema enterocromaffine, l’enteramina, è identico alla 5-idrossitriptamina e quindi alla serotonina (V. Erspamer e B. Asero, «L’enteramina, prodotto ormonale specifico del sistema enterocromaffine. Caratteristiche chimiche e farmacologiche della sostenza pura, naturale e di sintesi», La Ricerca scientifica, 1951, 21, 12, pp. 2132-6; Vittorio Erspamer e Biagio Asero, «Identification of enteramine, the specific hormone of the enterochromaffin cell system, as 5-Hydroxytryptamine», Nature, 1952, 169, pp. 800-1).Erspamer continuava la sua ricerca sulle amine biogene col sostegno del CNR, sia presso la Stazione Zoologica che negli istituti di farmacologia di cui diventerà direttore. Nei vent’anni successivi, soprattutto studiando la pelle di anfibi, egli giungeva alla scoperta e all’isolamento di decine di amine fenoliche, indoliche e imidazoliche e di altre decine di polipeptidi attivi, fornendo in tal modo in contributo eccezionale all’individuazione e alla definizione dei rapporti mediati dai bioregolatori non ormonali tra sistema nervoso, canale alimentare e pelle, nonché alla stessa ridefinizione concettuale della fisiologia della regolazione, della farmacologia del sistema nervoso e del comportamento.Nel 1960 Erspamer assumeva la direzione del gruppo di ricerca sui bioregolatori non ormonali costituito dal CNR.
Erspamer fu più volte candidato al Nobel per la Medicina e la Fisiologia.
Professore Emerito di Farmacologia all’Università degli Studi di Roma dal 1984, Erpamer muore il 26 ottobre 1999.

Letture consigliate

Vittorio Erspamer, Lezioni di farmacologia medica, Società Editrice 

Universo, Roma, 1984.

Erspamer

 

Erspamer