Figlio di Matteo, regio ingegnere idraulico originario di Monfalcone,
e di Caterina Dietrich, di origine tedesca, dopo il ginnasio a Gorizia
frequentò a Vienna i corsi universitari di matematica e di fisica,
dove si laureò nel 1856. Divenne poi assistente di Andreas von
Ettingshausen, allora direttore dellIstituto di Fisica di Vienna,
dal 1857 al 1859, periodo nel quale si dedicò allo studio delle
correnti indotte e delle extracorrenti. Blaserna completò quindi
la sua formazione di fisico sperimentale alla Sorbonne di Parigi, nel
laboratorio di H. V. Regnault, con il quale collaborò allo studio
delle proprietà dei gas reali. Grazie alla fama raggiunta come
fisico sperimentale, nel 1862 fu nominato incaricato di Fisica presso
il Reale Museo di Fisica e di Storia naturale, sezione di Scienze naturali
dellIstituto di Studi Superiore di Firenze e un anno dopo fu chiamato
a ricoprire come professore ordinario la cattedra di Fisica sperimentale
nellUniversità di Palermo. Nel periodo palermitano tornò
a occuparsi di correnti indotte, di gas reali, di misurazioni di indici
di rifrazione di particolari sostanze, oltre che di questioni di geomagnetismo.
In occasione della eclisse totale di Sole del 22 dicembre del 1870,
partecipò alla spedizione organizzata dallabate Giovanni
Santini ad Augusta per osservare lo stato di polarizzazione della luce
emessa dalla corona solare. Nellautunno 1872 si trasferì
a Roma, allUniversità La Sapienza, chiamato a ricoprire
la cattedra di Fisica Sperimentale e lanno dopo venne nominato
direttore dellIstituto Fisico, carica che manterrà fino
al 1918. Fu rettore della Sapienza negli anni 1874-76 e preside della
Facoltà di scienze dal 1885 al 1891. Blaserna modificò
alle radici linsegnamento della fisica, riunito con la matematica
nella Facoltà Fisico-Matematica (denominata dal 1874 Facoltà
di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali). Riformò linsegnamento
della fisica con listituzione della Scuola Pratica di Fisica,
una autentica novità in Italia, che consentì per la prima
volta agli studenti del primo biennio di fare personalmente esperimenti.
Fece inoltre istituire una Scuola pratica anche per i laureandi, coordinata
da Alfonso Sella. Blaserna inaugurò inoltre la pratica dei seminari
di istituto e dei cicli di conferenze tese a diffondere la fisica e
le scoperte che soprattutto tra gli anni Ottanta e Novanta dell
Ottocento si andavano pubblicando nelle riviste straniere più
prestigiose. Fondò, a tal fine, nel 1891 il Circolo Fisico di
Roma, con il compito di organizzare conferenze sia riservate ai soci
sia pubbliche. Rimasero celebri, al riguardo, le otto conferenze sul
radio, appena scoperto dai Curie, svolte tra il 1898 e 1899 alla presenza
della Regina Margherita. Potenziò infine gli insegnamenti con
lottenimento di una nuova cattedra di Fisica complementare (1899)
che verrà assegnata prima a Sella e poi a Corbino. Progettò
e seguì personalmente la costruzione dellIstituto Fisico
di via Panisperna. Gli interessi scientifici di Blaserna erano svariati,
dalla geofisica allelettrotecnica, dallacustica alla "fisica
musicale", dalle proprietà dei gas reali alle correnti indotte.
Appassionato di musica (suonava il violino con grande abilità;
ideò, tra laltro, un armonium con 48 note per ottava),
in acustica ha condotto studi sulla scala naturale. Autore di La
teoria del suono nei suoi rapporti con la musica (Fratelli Dumolard,
Milano, 1875; tr. tedesca Die Theorie des Schalls in Beziehung zur
Musik, F. A. Brockhaus, Leipzig, 1876). Fece istituire presso lIstituto
di Fisica, nel 1885, lUfficio del Corista Internazionale di cui
fu direttore. Su incarico del Governo partecipò alla spedizione
per studiare leruzione dellEtna del 1879; dallo stesso anno,
fu presidente del Consiglio Direttivo di Meteorologia. Fu presidente
della Commissione Governativa per il terremoto di Casamicciola, nel
1883; è stato uno dei fondatori del Servizio Geodinamico in Italia
per la rilevazione degli eventi sismici. Dal 1887 al 1907 fu presidente
del Consiglio di Meteorologia e Geodinamica. Socio della Reale Accademia
dei Lincei dal 1873, ne divenne segretario nel 1879 e presidente dal
1904 al 1916. Membro della Società dei XL dal 1877, con funzioni
di segretario dal 1897. Fu socio fondatore della Società degli
Spettroscopisti Italiani; segretario generale del Comitato Internazionale
dei pesi e misure dal 1904; dottore honoris causa delle Università
di Tübingen, Königsberg, Erlangen, Andrews. Socio corrispondente
dellAccademia delle Scienze di Parigi dal 1910. Fu nominato senatore
del Regno dItalia nel 1890, vicepresidente del Senato dal 1906,
vicepresidente dellOrdine Civile di Savoia. Le testimonianze descrivono
Blaserna come un uomo amabile, integro, generoso, dal temperamento artistico
(M. Cantone), capace di "creare intorno a sé unatmosfera
di affettuoso rispetto", dal carattere "aperto, gioviale,
squisitamente signorile, riguardoso dei meriti, generoso e benevolo
nel giudicare i difetti" (Corbino, 1919). Oltre alla musica coltivò
la passione per la montagna (fu tra i 50 soci fondatori della Sezione
Romana del Club Alpino Italiano, istituita nel 1873). Edoardo Amaldi,
in una biografia conservata nellArchivio Amaldi del Dipartimento
di Fisica della Sapienza, scrisse di lui: "Anche se lopera
scientifica di Blaserna è modesta, la sua influenza sulla cultura
scientifica del nostro Paese nei primi trenta o quaranta anni di vita
del Regno dItalia è stata senza alcun dubbio notevole.
Fin dal 1871 in una pubblicazione dellUniversità di Roma,
dal titolo "Pensieri di alcuni direttori di stabilimenti scientifici
italiani" egli mostra di aver compreso chiaramente la necessità
di dare alla ricerca scientifica universitaria una organizzazione e
sedi appropriate, proprio come cercò di fare pochi anni dopo
quando si dedicò alla costruzione dellIstituto di via Panisperna,
che egli vedeva solo come un esempio, un prototipo, di quanto si doveva
fare per altre scienze e altre università. Non è quindi
un caso che lIstituto di via Panisperna sia stato non solo un
modello a cui si ispirarono molti altri Istituti scientifici del nostro
Paese, ma sia stato per anni anche un centro di incontro per tutti coloro
che si interessavano di fisica da cui uscirono giovani che, prima o
poi, occuparono cattedre universitarie o altri importanti uffici".